COS’E’ LA CICLOFFICINA ETNEA?
Le risposte a questa domanda possono essere molte. Eccone alcune.
1)
È uno spazio all’interno del cpo Experia, pieno di biciclette più o
meno smontate, attrezzi, bulloni, camere d’aria e gente sudata che
armeggia.
2) Un posto dove si condividono conoscenze e attrezzi.
Per
chi vuole imparare a centrare le ruote, per chi vuole imparare a
smontare e rimontare il movimento centrale, per chi il movimento
centrale manco sa che è, anzi gli sta pure antipatico perché gli
ricorda la DC.
3) Un incentivo all’utilizzo della bici.
Per chi
vorrebbe venire alla Critical Mass ma non ha la bici, per chi vorrebbe
andare al lavoro in bici ma ha paura di bucare e non saper cambiare la
camera d’aria, per chi ha una bici arrugginita in balcone e vorrebbe
ricominciare ad usarla ecc. ecc.
4) Un posto dove chi ha un progetto in testa trova lo spazio e gli strumenti necessari a realizzarlo.
Per
chi vuole pulire la catena ma a casa hanno appena dato la cera, per chi
vuole costruire un batiscafo a pedali, per chi vuole vincere il giro
d’Italia con una bici comprata al discount e pezzi trovati per terra,
per chi ha contratto debiti per il resto della vita per comprarsi la
bici dei suoi sogni e vuole mantenerla perfetta.
5) Un luogo dove
raccogliere e diffondere materiali contro-informativi riguardo l’uso
sovversivo della bicicletta, ma anche riguardo la critica alla società
del petrolio, dell’automobile, del consumismo e della guerra.
PERCHÉ UNA CICLOFFICINA IN UN CENTRO SOCIALE?
Perché la costruzione di una società migliore passa anche attraverso il
superamento della cultura dell’automobile, e la bicicletta è uno dei
mezzi (non l’unico, certo) più indicati a questo scopo.
Perché ci
dicono che viviamo nella città più bella del mondo, ma poi ci obbligano
a trascorrere ore su svincoli stracolmi di automobili o in strade
sature di aria irrespirabile.
Perché crediamo che uscire dalla schiavitù economica di bollo-assicurazione-tagliando-revisione sia un oggettivo miglioramento delle nostre condizioni di vita.
ci piace socializzare le nostre conoscenze tecniche e apprenderne
sempre di nuove e pensiamo che la cultura del fai-da-te sia da
contrapporre a quella dell’usa-e-getta che va per la maggiore.
Perché
crediamo che la lotta contro guerre e devastazioni ambientali derivanti
dal modello di sviluppo capitalista passino anche per l’adozione di
stili di vita compatibili col mondo che auspichiamo, non dopo la
rivoluzione, ma subito, adesso.
Basta venire il martedì, a partire dalle 19 in via Plebiscito 782, possibilmente (ma
non per forza) con abiti adatti ad essere sporcati.